
Matilde di Canossa – l’inizio di un monologo
Matilde di Canossa giunge portando con sé la sua rocca. L’abito-rocca, piuttosto rigido per essere un abito, limitato per essere una rocca, pare comunque inespugnabile e di Matilde lascia libere solo la testa e le braccia.
MATILDE Oh, inexpugnabile pietronas cacuminata, nomata Canossa, intra tibi praedico mi que sun Matilda. (sguardo al pubblico) Matilda qui?! Secundo ti? Matilda de Canossa, sancti Numi! Magna Comitissa, me nominan multi, que stabat pro Gran Contessa in vostrum vulgarissimo verbo. Matilde di Canossa, la Gran Contessa, in altra parolas, cum illa famosa pietra dicta Rocca di Canossa. Massa piccola, dicte vobis? Piccola sed ludicolona, dicunt. Eia ergo, advocati omni, illos vostros misericordes oculos ad qui converte solum per iudicare ille dimensiones! Esta es una reproductione, illa Rocca di Canossa est magnissima et inexpugnabilissima, que neanca niuno homo in armis potebat intrare sine extrarre longhissimo et solidissimo gladio… et anca sic erat en tantìn fatiga expugnarme. Com’est come non est, me praesento hic et nunc, perquod mea terra feudale arribat adusque Benacus Lacus. (sguardo al pubblico che probabilmente non ha capito) Sono la vostra contessa, Matilde di Canossa, figlia di Bonifacio di Canossa detto il Tiranno, pronipote di Ottone I di Sassonia, il sassone che sposò Adelaide di Borgogna e fu con lei Re degli Italici. Il mio feudo, ducato, marca o contea comprende ciò che oggi chiamate Lombardia, parte del Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Conto più parenti e sostenitori nel clero pontificio della Mona Lisa del Codice Da Vinci e in quanto Dei gratiae invictissima sono a un passo dalla santità… Ma già la mia ava, madre del trisavolo Ottone I fu santa Matilde e predicò la regola L’inizio della santità sta nel desiderarla, nel domandarla a Dio, e nello sforzarsi per averla… Purtroppo la fine della regola non fu scritta e mi fermo ancora lì a riflettere sull’inizio della pratica di santità… Finisce poi che mentre rifletto c’è da fuggire da un marito gobbo, seppellirlo secondo necessità, portare avanti una guerra, sopprimere una ribellione, umiliare qualche Enrico IV nella neve… E c’è la questione della virgo intacta, che io tento di barattare con la rocca intacta, che – al contrario della mia virgo – non si è mai aperta all’invasore. Insomma, pare che se non sei martirizzata o almeno virgo intacta… Niente, nonostante le mie conoscenze non riuscirò a diventare santa. (cambio d’umore, nel mandare tutti a quel paese) Qui sibi frecat?! Mihi frecat nulla et mea fama de Magna Comitissa mihi permaneat in saecula saeculorum. Tiè!
